Sono uscita … e mi sono ritrovata in un quartiere

Eri bellissimo con quella maglietta rossa. Da primavera. Manichette corte. E ridevi. Sul sedile della bicicletta. Ti ho incontrato in via Trezzo e ridevi... sul sedile dietro del tandem.

Sola… sola… troppo sola…

… da due mesi ti senti più vecchia di dieci anni. Dolore…

"Non so se sia giusto o meno, ma sento che devo farlo... raccontare cosa vuole dire "la bestia"... non so se avrò sempre tempo, voglia, desiderio di annotare i miei pensieri, narrare di gesti, di paure, in un mondo così cannibale e incapace di provare amicizia e comprensione... ma sento che devo farlo... mettersi a nudo diventa sempre più spesso segnale di una fragilità su cui è facile accanirsi, perché persuasi che ci sia una colpa se succede a te e non a me. Hai sicuramente sbagliato, non sei stato furbo... e allora devi pagare, perché io mi senta rassicurato che sono nel giusto anche nel criticarti, nell'odiarti, perché ti voglio annientare, perché mi fai paura con il tuo dolore... lo si sente spesso ripetere: "così impari"... certo che ho imparato e per fortuna... tua. E lo racconterò cosa ha voluto dire stare accanto alla "bestia" in tutti questi anni". (Liliana Boranga)